Un parente mi ha regalato una antica e bellissima Kodak Hawk Eye Modello B, 2A, a soffietto. Era in un cassetto di casa sua da tempo immemorabile, chiusa nella sua bella custodia in pelle, e con il manuale di istruzioni annotato dalla nonna, proprietaria di questa meraviglia.
Esternamente si presenta in eccellenti condizioni, e le sue decorazioni cromate risaltano bene sul nero del rivestimento.
Le lenti del mirino e dell’obbiettivo erano completamente appannate, ma non sembrava il famigerato fungus che attacca le lenti rimaste per anni nell’umidità.
Ho pulito con delicatezza la parte esterna della lente del mirino. L’appannatura era semplice sporco dei decenni. Riuscita questa prima operazione, ho smontato il mirino per accedere al piccolo specchio e per pulire meglio le lenti fino ai bordi. Con un po’ di pazienza il mirino si è smontato. Nessuna vite, era ad incastro.
Pulito lo specchio interno e le due lenti, il mirino è tornato chiaro e luminoso.
Prima di aprire la macchina ho notato che c’era ancora un rullino inserito, con alcuni scatti da terminare. Ho fatto qualche scatto, tanto per finire il rullino, e l’ho estratto.
Il rullino è un Kodak Verichrome Pan (Panchromatic), formato 116, da 125 ASA. E’ un formato di pellicola bianco e nero che non è più in produzione dal 1995.
Questa pellicola è larga 7 cm, quindi più larga della pellicola 120, comunemente utilizzata anche oggi. Impossibile svilupparla in casa, in quanto la Lab Box o la tank hanno spirali che non possono accettare questa pellicola così larga. Mi sono quindi rivolto ad un laboratorio di qualità, che lo svilupperà in bacinella, senza uso di tank. Mi aspetto di non ricevere immagini visibili.
Il passo successivo è stato quello di smontare la lente frontale, operazione che sulle Rolleiflex mi guardo bene dal fare. Osservando la macchina, e con la documentazione che ho trovato sulla rete, ho capito che si poteva smontare abbastanza facilmente svitando un anello metallico esterno. Svitato l’anello, la lente si estrae facilmente, e l’ho pulita eliminando anche un segno di pennarello o inchiostro, marginale, ma fastidioso.
Tutto si è smontato abbastanza facilmente quasi con le sole dita, senza utilizzo di strumenti particolari.
Avvicinare strumenti come cacciaviti o altre oggetti metallici alle lenti comporta un rischio elevatissimo di graffiarle, rendendo la macchina senza valore e spesso inutilizzabile.
Ho poi svitato la lente posteriore ed eliminato un poco di sporco che appannava anche questa lente.
Alcune piccole macchie purtroppo sono rimaste.
La macchina sembra tornata quasi come ai suoi bei tempi.
Non vedo l’ora di poter provare a farci qualche scatto. In questo caso davvero Vintage !
Kodak Hawk-eye Modello B, 2A
Velocità dell’ otturatore: T B 25 50. Tempi di scatto ancora perfetti, dopo quasi 100 anni !
Aperture del diaframma: 6,3 – 8 – 11 – 16 – 23 – 32
Obbiettivo Topaz-Buyer, creato a Parigi.
Prodotta dal 1926 al 1934.
Il formato 116 du introdotto da Kodak nel 1899.
Il film è largo 7 cm e produce immagini di circa 6,5 x 11 cm.
Esistono in commercio degli aggiuntivi per poter utilizzare i rullini formato 120, ampiamente disponibili sul mercato, con questo modello che ha un alloggiamento più grande.
Vedremo in un prossimo articolo se funzionano davvero. L’avventura continua …